MAGICO ARLECCHINO
Non avremmo mai creduto che la lunga parte per clarinetto dell’Arlecchino di K. Stockhausen fosse interamente scritta: questo – ed altro – abbiamo scoperto parlando con Roberta Gottardi, affascinante protagonista del secondo appuntamento di “Musica 2000” Festival. L’opera del grande compositore richiede una grande dedizione da parte dell’interprete “costretta” a suonare una partitura complessa (con tecniche impegnative, come la respirazione circolare) e contemporaneamente ad usare il proprio corpo come un mimo, in una rappresentazione della musica in forma di teatro-danza.
Diciamo di più, la musica non sarebbe “la stessa”, se non fosse sorretta da questo corpo, dolcemente avvolto in una tutina bianco-avorio decorata da brandelli di stoffa colorata che si dinamizzano durante il movimento, questo corpo forte, guizzante, teso all’improvvisazione interpretativa…
Andrea Piermattei, Corriere Adriatico